La visita, condotta dalle curatrici della mostra, accompagna il visitatore, attraverso una corposa selezione di dipinti, sculture e fotografie, alla scoperta di uno spaccato della produzione artistica femminile a Roma nella prima metà del Novecento.
Il racconto per immagini e parole delle vicende della II Repubblica Romana e delle calde estati del 1848-49 attraverso la vita del capopopolo Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio. Co-protagonisti della narrazione: Pellegrino Rossi e Papa Pio IX.
Visita guidata alla nuova mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, alla scoperta della Scuola Romana, dei Sei di Torino e di Corrente a cura di Daniela Vadsta. Dedicata ai possessori della MIC card e alle persone sorde.
Visita guidata alla nuova mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, alla scoperta della Scuola Romana, dei Sei di Torino e di Corrente a cura di Daniela Vadsta. Dedicata ai possessori della MIC card e alle persone sorde.
Gli horti di Roma, appartenuti a ricchi personaggi e imperatori, racchiudevano l’urbe entro una fascia verde dove i fortunati proprietari potevano allontanarsi dalla tumultuosa vita pubblica e godersi le meraviglie offerte dalle loro sontuose dimore.
Visita alla mostra dedicata a Virgilio Retrosi, amico e allievo di Duilio Cambellotti. Opere in ceramica, numerosi disegni preparatori, collages e documenti inediti testimoniano l'attività di un artista che ha dedicato la sua vita alle Arti Applicate
L’alcova Torlonia è un’importante testimonianza artistica del palazzo situato in Piazza Venezia, demolito nel 1903. Apprezziamo il suo ricco apparato decorativo e le diverse fasi che hanno portato alla sua ricostruzione nella Sala del Museo.
Alla scoperta del volto fisico e morale di Augusto attraverso la teatralizzazione di due ritratti recentemente rinvenuti a Roma e a Isernia e un’esposizione imperniata sull’accessibilità.
Porta Appia, una delle più imponenti tra le porte che si aprono nella cinta delle Mura Aureliane, cambiò nome nel corso del Medioevo in Porta S. Sebastiano, in memoria del martire cristiano sepolto nella catacomba fuori le mura.