Nakis Panayotidis. Un viaggio in maschera.
Panayotidis è senza dubbio tra gli artisti europei più significativi dialettici con l'Arte Povera, alla quale si è avvicinato durante il suo soggiorno a Torino negli anni Sessanta. Panayotidis presenta al MACRO una selezione di opere realizzate negli ultimi dieci anni, che fanno parte di una scelta delle opere in mostra al Kunstmuseum Bern fino allo scorso 15 marzo per la sua retrospettiva Nakis Panayotidis. Seeing the Invisible. Dopo la tappa di Roma, la mostra nel mese di ottobre sarà ospitata dall’Hess Art Museum, The Hess Collection Winery, USA.
Nelle sue opere Panayotidis si avvale di tecniche variegate che utilizzano, spesso simultaneamente, immagini fotografiche, dipinti e disegni, su cui egli costruisce una complessità innestando ulteriori materiali che ne enfatizzano le caratteristiche, tra cui spiccano oggetti di uso quotidiano ed elementi in metallo e vetro, trattati sempre alla stregua di materiali poveri.
Per l’artista la costruzione dell’idea è sempre basata sulla totale libertà di esplorazione e improvvisazione. Anche nel medesimo gruppo di opere, ognuna di esse spicca per la propria singolarità. E’ solo riflettendo sul contesto ed il significato della pluralità dei suoi lavori che si scorge l’interazione fra essi. Le opere aspirano tutte a rivelare quel che è già avvenuto e quel che avverrà. La chiave di lettura della sua opera è la consapevolezza che tutto scorre in un flusso perenne.